Un dolore invalidante che sopraggiunge rapidamente è spesso conseguente ad un trauma.
Quando è lento e progressivo, non è mai invalidante ma crea disagio nello svolgimento delle attività quotidiane.
Avere una limitazione globale non rappresenta necessariamente un problema più grave rispetto alla limitazione di un singolo movimento.
Si tende ad assumere un atteggiamento antalgico, ovvero una posizione che ci permette di avere una percezione minore del dolore, ma che potrebbe nascondere la vera causa e limitazione del movimento.
La sensazione dolorifica è un’esperienza soggettiva e individuale, per cui si percepisce in maniera diversa.
Nella valutazione si utilizza una scala numerica che va da 1 (dolore molto lieve) a 10 (dolore insopportabile).
Il processo infiammatorio dura dalle 48 ore ai 21 giorni, a seconda della gravità del danno; il dolore tende a diminuire con la guarigione.
Se il dolore dura da più di 1 mese o si ripresenta dopo 3 mesi dal primo evento viene definito cronico; necessita quindi di un approfondimento clinico da parte di un professionista.
Irritazione o degenerazione dei tendini della cuffia dei rotatori
Fuoriuscita dalla sede articolare glenoidea della testa dell'omero
Patologia infiammatoria che causa dolore e perdita progressiva di mobilità
Ipermobilità su tutti i piani della testa omerale, spesso da lassità congenita
Sostituzione della parte prossimale dell'omero a causa di artropatia o deficit muscolare
Lesione dell'osso della clavicola spesso conseguente a cadute a braccio teso o da colpo diretto
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