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Il legamento collaterale ulnare (UCL) del gomito fa parte del complesso di legamenti e tendini che si inseriscono e stabilizzano l’omero sull’ulna. A volte è indicato anche come il legamento collaterale mediale (MCL) del gomito.
Nella maggior parte delle persone non sportive, difficilmente le lesioni del legamento collaterale ulnare sono causate dallo stress articolare durante un movimento di lancio. Ma in atleti come lanciatori di baseball, lanciatori di giavellotto o giocatori di lacrosse, il movimento ripetitivo e forzato può causare sindromi infiammatorie, lesioni cartilaginee, calcificazioni o persino una lacerazione del legamento.
Quando l’UCL del gomito è completamente lesionato, una persona avrà ancora un range completo di movimento a livello del gomito, così come la capacità di lanciare. Tuttavia, però non sarà in grado di esercitare una forza significativa di lancio.
Le lesioni del legamento collaterale ulnare sono spesso il risultato di un graduale processo di indebolimento del legamento. In alcuni casi, potrebbe non essere immediatamente chiaro che il legamento è stato completamente lesionato, nonostante questo alcune persone riferiscono di aver sentito un pop al momento dell’infortunio.
La riparazione chirurgica è detta anche TOMMY JOHN SURGERY. Tommy John era un lanciatore di baseball e fu il primo a sottoporsi a questo intervento e tornare con successo al suo sport.
Un intervento di ricostruzione del UCL comporta il prelievo di un tendine dal proprio corpo (autograft), o da un donatore (allograft), da inserire per agire come un nuovo UCL.
Esiste una variabilità significativa nei protocolli riabilitativi dopo la ricostruzione del legamento collaterale ulnare del gomito. Nonostante non vi sia consenso standard su un protocollo basato sull’evidenza, molti studi hanno esaminato la letteratura disponibile per identificare i principi fondamentali del recupero.
Nelle prime giornate post-chirurgiche l’obiettivo principale è quello di proteggere dell’innesto in via di guarigione e ripristinare gradualmente il ROM del gomito. La maggior parte dei protocolli raccomanda uso di splint al gomito bloccato a 90° per circa 2 settimane, seguito da un tutore funzionale da indossare fino a circa 4-6 settimane post-operatorie. Una volta ripristinato il ROM pre-infortunio e il dolore si è attenuato, può iniziare la seconda fase.
È caratterizzata dalla ricerca del graduale aumento della mobilità generale dell’arto superiore, nel cercare di recuperare la capacità di reclutamento muscolare e aumentare la resistenza allo stress in valgo. Una volta che la forza dell’arto operato raggiunge il 70% rispetto al controlaterale, si passa alla fase successiva.
L’obiettivo principale è il recupero ulteriore della forza muscolare, della capacità di reclutamento e del controllo neuromuscolare. Gli atleti possono passare alla fase successiva una volta che il movimento è indolore, completo e ben tollerato e il test di forza è soddisfacente. Lightsey et al. segnalarono otto diversi esercizi pliometrici comunemente citati nei protocolli, tra cui il chest passes, side throw close to body, side-to-side throws, side throws, soccer throws, one-hand throws, one-hand wall dribble, and one-hand baseball throws into wall.
L’Interval Throwing Program è consigliato per reintrodurre in modo sicuro gli atleti overhead al lancio su distanze graduali. Il numero di lanci e la sua distanza ne definiranno il Return-To-Play. Per la maggior parte dei protocolli, l’inizio medio di questo programma è stato riportato essere circa 16 settimane dopo la chirurgia.
Una revisione sistematica di Coughlin et al. composta da 1520 lanciatori, ha riportato il tempo medio di ritorno al gioco di 19,8 mesi, con un ritorno alla competizione per i lanciatori della Major League Baseball di 17,3 mesi.
Ci sono prove evidenti che suggeriscono che un protocollo di riabilitazione diviso quattro fasi dopo la ricostruzione del legamento collaterale ulnare, se basato su progressione task-based, è efficace nel riportare gli atleti overhead a livello di gioco pre-infortunio.